31 luglio 2012

Saranno le antenne?

Ma che razza di ripetitori usano le frequenze delle radio cristiane chè la mia radio prende una messa ogni tre per due?!

27 luglio 2012

Pareti

Incerto sul da farsi si guardò le mani, polvere di gesso, si fece un applauso solo e liberò una nuvola davanti alla faccia; il vento la rubò. Guardò il cielo su, lontano, oltre la parete, oltre la cima, ed ebbe un brivido. Finse fosse il freddo. Mosse le dita nelle scarpe come se grattasse la suola dall'interno ed appoggiò il piede sinistro ad uno spuntone, abbraccio la roccia davanti a se, per farsela amica, per scoprirne i segreti, e cominciò a salire. Si vive la vita in prospettiva orizzontale, si disse, passi avanti e passi indietro; si cammina, si corre, si balla; secondo quella prospettiva lui, adesso, era immobile, intento nella sua vita verticale. Rise. Come un ragno con metà zampe, mani e piedi in cerca di un aiuto, sentì i muscoli ricordargli che c'erano e respirò la pietra davanti a se. Si fermò, sospeso, a guardare un fiore meravigliandosi della costanza della natura; dovrei imparare, si confessò. Evitò di  guardare in basso per non sentire ancora freddo nonostante il sole che gli scaldava la schiena. Prese dell'altra polvere di gesso e si presentò all'ultima pietra, piacere di conoscerti, mormorò, stanco, dolorante, felice. Sedette con le gambe dentro il vuoto contando i graffi sulle braccia come mostrine, medaglie, riconoscimenti. Sedette con le mani nella terra, incrociando le dita con i fili d'erba, innamorati di mondi diversi. Sedette con la faccia al cielo e guardò le nuvole che lo macchiavano. E respirò.

24 luglio 2012

Cose che infastidiscono3

Avete presente quando l'anticiclone africano entra nelle vostre vite senza bussare e decide che lì ci si trova bene e vi trovate, da giorni, già dalle 5 del mattino, con delle temperature così alte che non fate in tempo a leccare un cono gelato che lo state già pulendo via dalle dita della mano e non avete nemmeno la forza di bere tanto che chiedete al vostro medico se farsi delle flebo di birra ghiacciata possa in qualche modo fare male e valutate che sono le 5 del mattino ed avete già mangiato un cono gelato e rotto i coglioni al vostro medico che tanto non dormiva nemmeno lui per il caldo e vi trascinate durante la giornata con un'umidità da foresta equatoriale nei giorni di pioggia, senza pioggia però, mentre ci sono delle mosche svenute, sul pavimento, che vi chiedono se, gentilmente, potete infastidirvi da solo facendo "zzzzzzzzzzzz" ed infilandovi un dito nelle orecchie ogni tanto mentre siete stesi sul letto e vi date dell'imbecille perchè solo poche settimane prima vi lamentavate del freddo insistente chiedendovi quando sarebbe arrivato il caldo ed adesso, alle 2 del pomeriggio, completamente distrutti dall'afa cercate di riposare un attimo perchè, praticamente, avete già sudato l'equivalente del lago Vittoria e c'è ancora mezza giornata davanti e siete già pronti con Morfeo che vi aspetta a braccia aperte ma sentite arrivare l'inconfondibile rumore da frullatore sotto sforzo di quelle macchinette 50cc sicuramente guidate da un obeso pregiudicato cinquantenne con la canottiera color vomito che fa tanto scrittore fallito che, approfittando del fatto che tutti quelli con un'intelligenza media superiore a 15 se ne stanno a casa a cercare il fresco negli angoli bui, lancia la suddetta scatoletta di tonno a tutta velocità e spara dallo stereo sovrapotenziato una canzone da rave party per tossicodipendenti in fase terminale ad un volume che, in confronto, un boeing 747 in fase di decollo è un cinquettare di uccellini? Ecco.

19 luglio 2012

Lo yogurt

Ma perché quello nel vasetto non può essere tutto come quello sotto il tappo?

17 luglio 2012

Ritornante


Mi par di aver sorpassato le parole, le vedo, ansimanti, quando mi volto indietro ma, a dir la verità, a guardarmi indietro mi viene una certa vertigine perchè quando ti volti indietro immediatamente confronti il com'era ed il com'è e pur sapendo che tutto si muove, pur conoscendo bene la frattura ed i suoi rami, la faglia, il punto di rottura, ti fai delle domande.

Ah, sì, sono tornato.