10 novembre 2013

Bookwebcrossing

Post un po' diverso dal solito questo, sì, parlerò di un libro; non che non lo abbia già fatto altre volte ma questa volta mi trovo a scrivere di un libro che mi è arrivato da una blogger ed io passerò, a mia volta, ad un altro blogger mio lettore, che vorrebbe leggerlo perchè, come recita il titolo del post, questo è un bookwebcrossing. Il libro è "La cultura si mangia!" di Bruno Arpaia e Pietro Greco; chiaramente non è un libro di cucina ma, confesso, il fegato me lo ha fatto rodere tantissimo, per tanti motivi; parla della tendenza italica, degli ultimi anni, a sottovalutare la cultura, a guardarla con occhio critico, considerarla inutile se non dannosa. Il titolo deriva dalla famosa CAZZATA detta da Tremonti: "Con la cultura non si mangia" ed il libro fa proprio quello, chiarisce, punto per punto, che quella detta da Tremonti (e appoggiata da praticamente quasi tutto l'arco costituzionale) è UNA CAZZATA: con la cultura si mangia eccome! Chiariamo che parla di cultura in tutti i suoi aspetti e sottolinea che sviluppare la cultura può solo far del bene all'economia della nostra nazione ma anche all'evoluzione stessa del nostro popolo che, vuoi o non vuoi, si troverà, continuando così, sempre più in ritardo rispetto al resto del mondo, di tutto il mondo. Chiariamo anche che non sono affatto d'accordo con chi parla di "decrescita felice", sono per una "crescita felice" fatta per l'umano, per migliorare il modo di vivere di tutti e, per favore, non cominciamo con CAZZATE come le scie chimiche, il fracking, i chip sottopelle e tutto il folklore della "lotta all'evoluzione"; la "decrescita felice" è una teoria che merita rispetto ma va esposta da chi la conosce bene. Detto questo, il libro esplica, in maniera chiara come siamo su una china discendente e che bisognerebbe fare qualcosa per invertire questa tendenza, che non significa semplicemente valorizzare il nostro patrimonio culturale ma sviluppare un patrimonio di cervelli che ci potrebbe consentire di sviluppare tutta quanta l'economia. Io, si sa, sono molto pessimista rispetto all'italiano medio, rispetto al nostro stesso futuro e gli ultimi anni non hanno fatto che peggiorare questa mia sensanzione ma, almeno, il libro mi ha fatto pensare che c'è chi ci sta provando, e questo è bello.
Da ultimo aggiungo, per campanilismo, il fatto che sia portato, come esempio positivo, tutto quanto fatto di buono in Puglia in quest'ultimo periodo.

Detto questo, vi chiedo, chi vuole leggerlo? Io lo spedirò al primo.

18 commenti:

Rosaria ha detto...

Paola ci tengo a leggerlo.

La Cultura di un paese è fonte di intelligenza, oltre che è la sola speranza che abbiamo di cambiare le cose..Cultura su tutti i fronti.
Pensare che molti nostri cervelli sono costretti ad emigrare in paesi dove vengono apprezzati -e dove anche possono mangiare-..
scusa questa mia ultima battuta, che nel contesto può stonare,
ma mi è venuta spontanea.

Ciao!

fatacarabina ha detto...

ok ci sto :)

Mareva ha detto...

A me piacerebbe.
Da plurilaureata disoccupata :D

Costantino ha detto...

In Italia, più che in ogni altra parte dell'orbe, la cultua può e deve essere ANCHE molti posti di lavoro.

Ele ha detto...

Ecco..se ti ha dato una seppur minima endovena di ottimismo..lo leggerei volentieri..perchè ne ho un gran bisogno,sotto il fronte "cultura". Ho sempre pensato che la cultura,nel senso più ampio del termine, faccia eccome la differenza. Se dà da mangiare non saprei..se limitassi al concetto di cultura quella ormai scontata del possesso di un titolo di studio, direi che dà da mangiare, ma a pochi fortunati che hanno il pezzo di carta ma non la cultura,e ad altri pochi che emigrano per far fruttare la propria cultura. In famiglia ho esempi di persone di gran cultura,accumulata in anni e anni di letture,alimentata dalla curiosità e dalla voglia di non rimanere indietro. Persone cui la vita ha negato la scuola,e che hanno tanta di quella cultura da poterla vendere a peso. Ha dato loro da mangiare?Non molto,non più del normale. Ma l'han mangiata,digerita e metabolizzata. Ne han fatto un nutrimento per la propria persona. Ed è un patrimonio ricco che trasmettono ad altri, nutrendoli.

Zion ha detto...

mi hai fatto venire voglia di scrivere di un libro che ho letto. E' tutta colpa tua il mio ultimo post, mi sa che devi prendertene la responsabilità!!! :-P

Francesco ha detto...

Tremonti di cazzate ne ha sparate così tanto.... anzi, tantissime !

ma anche io, come te, non mi sento tanto ottimista. credo che gli italiani non arrivino neanche a pensarla come Tremonti. semplicemente perchè tanti di loro non leggono un libro neanche se li paghi....

Simona Carini ha detto...

Sembra un libro davvero interessante. Il titolo introduce un discorso che andrebbe sviluppato magari con iniziative concrete. La cultura si mangia nel senso che ne abbiamo bisogno come del pane. Senza cultura si muore. E mi fermo qui, altrimenti vado lontano.

amanda ha detto...

fosse stata l'unica boiata detta da uno di quei cialtroni ed approvata dall'intero arco costituzionale! Loro pensano che la loro mancanza di cultura, che indubbiamente li ripaga abbondantemente, sia un modello esportabile

Unknown ha detto...

Quando ci vediamo ? :-)
Se ilibro lo hai già dato fa nulla: coltivo l'amicizia nostra come fosse la cultura che cerco di respirare e far respirare a chi mi sta vicino.
Bacio amico mio ;-)

mr.Hyde ha detto...

E' un argomento fondamentale.Grazie per avermelo fatto conoscere ed il libro andrò a cercarmelo e lo comprerò perchè, appunto, con la cultura si mangia!! Buona giornata.

Cri ha detto...

Purtroppo non ci si stupisce sentire certe parole da certa gente, che la cultura, l'arte, la bellezza non sa cosa sia: sono proprio da italianuzzo gretto e ignorante.
Invece ero incuriosita anch'io dal libro di Arpaia, che tra l'altro stimo molto: mi sa che me lo prenderò!

Baol ha detto...

@ rosy: Beh, ho un sacco di amici che rientrano tra i cervelli in fuga quindi lo so bene.

Saresti la prima e quindi dovrei mandare a te il libro ma...ma...CHI E' PAOLA?? O_o

@ fatacarabina: Arrivata seconda! :P

@ Mareva: Meglio se non lo leggi :(
che lauree hai?

@ Costantino: Ed invece il libro dimostra che siamo dietro anche alla Corea del Sud...per dire

@ Ele: Ti assicuro che l'ottimismo, leggendo il libro, sono andato ad estrarlo dal profondo, quasi atavico, senso di forza ed adattamento ma la situazione, per esperienza personale, è davvero di merda :(

@ Zion: Me ne sono assunto la responsabilità :)

Baol ha detto...

@ Francesco: Sono d'accordo con te su tuuuutta la linea!

@ Simona: Ci vorrebbe una rivoluzione culturale, qui, non quella CAGATA fatta dal movimento 5 stelle, banda di idioti al soldo di un pazzo.

@ amanda: Il problema è che lo pensa anche buona parte del popolo italiano :(

@ En Joy: Appena riunisco un po' di appuntamenti di lavoro :-)
Quanto all'amicizia, posso non essere d'accordo con te? ;-)

@ mr.Hyde: A me il libro è piaciuto però ti assicuro che fa digrignare i denti dalla rabbia :-(

@ Cri: Anche io non mi stupisco delle cazzate che dicono e non sono nemmeno ottimista sugli italiani. Il libro vale

Fata Morgana ha detto...

io ci credo (e lo vedo) che la puglia è cambiata.
Ma quanto è lontana la rivoluzione culturale???

Baol ha detto...

@ Fata Morgana: Da noi, in Italia, è lontanissima :(

fatacarabina ha detto...

ce l'ho il libro, mi è arrivato tramite baol , prometto che lo leggo al più presto e lo metto in circolo!!

Baol ha detto...

@ fatacarabina: :)